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Prepariamoci ad una
vita con sette lavori, in cui gli esami non finiranno mai e saranno
necessarie più
responsabilità individuale, creatività, flessibilità.
Senza dimenticare la
solidarietà verso gli altri. |
Le conoscenze sono
determinanti. Ma
occorre anche saperle usare nel mondo in cui viviamo. E
per farlo è necessario
sviluppare nuove
qualità:
doti e
comportamenti
che serviranno per
cavarcela oggi e nel prossimo futuro. Come
affrontare
per esempio informazioni superveloci, che
raddoppiano ogni sette anni?
Quali sono le qualità necessarie in un mondo globalizzato in cui
conoscere le altre culture è diventato
fondamentale, le professioni
divengono sempre più
intellettualizzate e i lavori atipici
fioriscono?
Con l'aiuto di sociologi e psicologi abbiamo
individuato
10
caratteristiche utili per
sopravvivere nel mondo di domani. |
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1)
Intellettualizzazione
Capire
"come e perché", lavorare con la
testa,
dato che oggi si
utilizzano
sempre meno le braccia. Le macchine hanno
ridotto il
lavoro manuale
(quando non viene
trasferito nel Terzo mondo per ridurre i costi).
“Se nel secolo scorso il lavoro era soprattutto meccanico e
difficilmente si cambiava professione e status» spiega il sociologo
Domenico De Masi “oggi cresce il lavoro intellettuale e si può cambiare
professione varie volte nella vita.
Formazione e
aggiornamento
diventano permanenti . Anche nel tempo libero la tendenza
è arricchirsi di conoscenze e
abilità (musica, teatro, sport, mostre,
turismo culturale)
anziché
riempirsi di
oggetti. I futurologi parlano di
intellettualizzazione dei
bisogni”. |
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2) Creatività
I
passi da
gigante della comunicazione sono sotto gli
occhi di tutti, così come
l'importanza del mondo dello spettacolo. “La dote della creatività è
oggi fondamentale” afferma De Masi. Vendere i prodotti
attribuendo loro
un significato simbolico, cioè farli
apparire, grazie a un
marchio o a
un'immagine, più
attraenti o semplicemente
riuscire a dare loro
un"'anima" (in fondo il
contenuto di una
scatola di riso o
detersivo e
spesso uguale a quello di un'altra marca) è, per esempio, fondamentale.
Così gli uomini del marketing e i creativi della
pubblicità sono
diventati più importanti
rispetto ai
produttori materiali. |
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3) Etica
“Nel lavoro è ancora
richiesta una grande
dose di
etica»
dice il sociologo.
«Si deve essere
affidabili,
responsabili,
attenti ai bisogni dei
superiori
e dei colleghi di lavoro. Si deve
sapere agire in gruppo”. |
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4)
Gusto del bello
È
connaturato all'uomo,
secondo l'etologo Danilo Mainardi,ed e così
universale che lo si ritrova anche, per esempio, negli
uccelli. Si può
dire che quasi nessun articolo da vendere, o prodotto intellettuale da
proporre,
ignori il
fattore estetico, cercando la
bellezza e la
simmetria. |
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5)
Emotività
È ormai
provato che,
senza una buona dose di
partecipazione emotiva, si
rende meno nel lavoro
e nello studio e che il
rapporto emotivo con i
colleghi di lavoro, o con
i clienti, nelle vendite come nei
servizi è una
condizione necessaria.
“Oggi il lavoro deve,
nei limiti del possibile, piacere” dice De Masi. E
questo spiega l'aumento negli ultimi anni delle ore di lavoro di
manager e creativi rispetto alle professioni
esecutive che possono dare
un senso di
alienazione. “Il futuro sarà dei "jobbies", parola
che mette insieme job (lavoro in inglese) e hobby» spiega il
futurologo Usa Paul Saffo, direttore dell'Institute for the Future di
Menlo Park “cioè
di quelli che
riusciranno a
coniugare
passioni e
lavoro”. |
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6)
Soggettività
E cioè dare il
giusto
peso alle
proprie
esigenze individuali senza perdersi nel gruppo,
riconoscere questa esigenza anche negli altri per capirli nel lavoro,
come amici o vicini di casa anche se hanno il
turbante o la
pelle nera. |
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7)
Femminilità
Le donne sono
entrate nella società, che si sta sempre più femminilizzando: amore per
i colori,
cura del
corpo,
curiosità, gusto della
relazione sociale,
capacità di vivere il
potere (come anche la
subordinazione) in modo meno
drammatico, dovranno essere sempre più spesso
requisiti anche dei
maschi. |
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8)
Meno orari e
scrivanie
Avrà sempre più successo chi sarà
in grado di lavorare, studiare e
comunicare a distanza, a
prescindere dai classici orari di lavoro e dal
luogo in cui si trova. Grazie alle nuove tecnologie, come
palmari, video
chiamate, banche dati mobili e quant'altro. |
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9)
Adattabilità
Non avremo più
posti di lavoro "a vita". Ma questo potrà essere
un
vantaggio. “lnvece
che di carriera si parlerà di "carriere"» spiega Saffo. “Anche la durata
di ogni singola carriera si
comprimerà: a 4-5 anni”. In 35 anni,
quindi,
si faranno 7 lavori. |
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10)
Senso della comunità
Qualità anche
nelle relazioni con gli altri. Dato che in molti Paesi, Italia
compresa,
si assiste alla
contrazione dell'assistenza sociale per ridurre i costi
di bilancio statale. “Sarà quindi importante sviluppare in
se stessi il
senso della comunità” spiega Donata Franceseato, psicologa
dell'Università La Sapienza di Roma e coautrice del libro Psicologia
di comunità per la scuola, l'orientamento e la formazione
(il Mulino). Il
senso della comunità è quello che si trova,
per esempio, nel
volontariato. Che
si fonda nel
cosiddetto
capitale sociale. Che cos'è?
“Viene dalle relazioni di cui ciascuno
dispone per
fornire e ricevere
aiuto e che determinano anche la nostra identità di gruppo» risponde la
Francescato. «La prima forma di capitale sociale è
costituita dalle
persone della cerchia più
stretta, come familiari, parenti e amici. Poi
c'è il capitale sociale del gruppo più
allargato in cui si
condividono
interessi e tratti culturali (come per gli
aderenti a un
partito, a un
movimento religioso, a un'associazione
di volontariato o sportiva).
Queste reti di relazioni saranno fondamentali ancora di più nel futuro,
dato anche il maggior flusso di informazioni, interessi e modelli. A
essere premiato sarà quindi chi saprà
unirsi agli altri, essere
solidale
con loro». |
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