Alla ricerca dei dati
 

 Il problema maggiore è quello di gestire le informazioni. In un anno, vengono immagazzinati su hard disk, carta, cd o pellicola 5 exabyte (miliardi di Gb) di nuove informazioni: l'equivalente di 37 mila biblioteche come quella del Congresso Usa, che contiene 17 milioni di libri. Il calcolo è stato fatto all'Università di Berkeley (Usa) e ci dà un'idea del flusso di dati di ogni tipo, informazioni, notizie. Il Web, in particolare, ci dà accesso a innumerevoli informazioni da ogni parte del mondo. Ma le sappiamo trovare? “La ricerca di informazioni è una nuova forma di conoscenza che bisogna insegnare a scuola” dice Peter Lyman, uno degli autori di questo studio. “Richiede, per esempio, di saper usare strumenti come i motori di ricerca. Ma pure l'abilità di trovare informazioni "di qualità" tra notizie "spazzatura". Si può per esempio imparare a consultare per prima cosa i siti autorevoli, ufficiali”.

“Una nuova via” aggiunge Lyman “è collegarsi ai "blog", i siti personali: molti leggono i blog di esperti, che filtrano le informazioni in un determinato campo. Si trovano opinioni, domande, tesi: un blog può essere come una conversazione». Servirà meno, invece, sapere le nozioni a memoria, perché possiamo immagazzinare nei computer grandi quantità di informazioni, a cui accedere quando ci servono. “Bisogna imparare a organizzarle e ad archiviarle per non perderle anche in caso di cambiamenti nelle tecnologie. E partecipare alle nuove forme di creatività, per esempio con l'uso di immagini digitali e musica, imparando a creare proprie composizioni multimediali” sottolinea Lyman.