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Immigrazione in Italia

L'immigrazione in Italia è un fenomeno relativamente recente, che ha cominciato nei primi anni settanta.

L'Italia per gran parte della sua storia recente è stato un paese di emigrazione - tra il 1876 e il 1976 sono emigrate oltre 24 milioni di persone - così che oggi si parla di grande emigrazione o diaspora italiana.

Per tutto questo periodo, il fenomeno dell'immigrazione praticamente non esisteva. L'Italia è stata un paese da cui la gente emigrava.

Nel 1973, l'Italia aveva per la prima volta più immigrati che emigranti.

Negli anni novanta il numero degli immigrati è continuato a crescere e dal 1993 è diventato il solo responsabile della crescita della popolazione italiana. Allora, gli italiani come popolazione diminuisce nel numero, mentre il numero degli stranieri che vivono nel Paese cresce.
Il tasso di natalità degli italiani è molto basso e così l’Italia invecchia. Il 15 percento delle nascite in Italia sono dagli immigrati. Allora, gli stranieri rappresentano il 7,5 percento della popolazione totale, ma sono responsabili del 15 percento delle nascite.
Gli immigrati sono anche in generale più giovani degli italiani. Il 22 percento degli minorenni in Italia sono stranieri!

Immigrazione in Italia 1

Nel 1991 l'Italia aveva la prima "immigrazione di massa" dall'Albania per il crollo del blocco comunista. Gli albanesi durante il comunismo non potevano lasciare il loro paese, ma guardavano sempre la televisione italiana.  Gli show italiani e le telenovele davano un’immagine molto positiva dell’Italia. Tutti vedevano in Italia un paradiso dove si viveva molto bene. Allora, quando le frontiere sono sparite, moltissimi hanno subito lasciato l’Albania per l’Italia. Ma in Italia non hanno trovato il paradiso. Quando sono venuti, hanno visto che l’Italia in realtà non era come quella in televisione.

L’Italia aveva sempre anche dei problemi economici e non si viveva così bene come gli albanesi pensavano. Così gli albanesi dovevano accettare molti lavori cattivi e piccoli – per pochi soldi - e così è cresciuta anche la criminalità albanese in Italia.

Immigrazione in Italia 2                                                                                      Immigrazione in Italia - Parole (1)

Da dove vengono gli immigrati?

Fino agli anni novanta c’erano molti immigrati dai paesi del Nordafrica.

Negli ultimi anni c’è stato un deciso aumento dei flussi dall'Europa orientale e in particolare è aumentata la comunità romena.
Quando nel 2007, la Romania è entrata nell'Unione Europea il numero dei romeni in Italia è raddoppiato, passando da 342.000 a 625.000 persone. Dal 2011 i romeni, con quasi un milione di residenti, rappresentano la prima comunità straniera (oltre un quinto degli stranieri presenti in Italia).
L’ingresso della Romania nell'UE ha facilitato i flussi e poi c’è anche un'altra ragione -  il rumeno e l’italiano sono due lingue abbastanza simili.
Accanto a loro le principali comunità straniere presenti in Italia sono quella albanese, marocchina, cinese ed ucraina.

Quanti immigrati vivono in Italia?

Nel  2001 erano presenti in Italia circa 1,3 milioni di stranieri. Nel 2005 c’erano quasi 2 milioni e fino all’anno 2013  il numero è aumentato a 4,8 milioni, cioè il 7,5% della popolazione totale.

Come si vede, la popolazione straniera in Italia cresce ad un passo molto veloce.

I dati delle statistiche ufficiali che sono basate sulla residenza, come è ovvio, non comprendono i numerosi stranieri che vivono illegalmente sul territorio nazionale. Si stima che ci sono ancora il 18% in più di immigrati irregolari presenti sul territorio italiano (allora circa 650.000 persone).

La distribuzione degli stranieri residenti sul territorio italiano non è uniforme. L'86 % degli stranieri vive nel Nord e nel Centro del Paese, e solo il 14% nel Mezzogiorno.

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